Il progetto delle residenze d’artista
L’associazione propone il suo progetto sulle residenze d’artista per invitare ospiti internazionali a presentare le loro opere e avere l’opportunità di vivere e creare nell'atmosfera medievale del suo centro storico. Questo tipo particolare di “residenza”, molto diffuso in Europa, prevede che l’artista venga ospitato da una fondazione culturale (una galleria, un’accademia delle arti, una scuola musicale, un’associazione culturale, ecc.) all’estero per trascorrervi un determinato periodo di tempo ed elaborare un progetto (spesso in collaborazione con artisti locali).
Pensiamo che possa essere interessante per autori giovani ma anche per artisti di fama internazionale partecipare alla vita culturale della città essendo accolti in case nel centro storico della città e per Viterbo è un'occasione in più per instaurare e/o rafforzare un legame culturale con ospiti stranieri. Un ulteriore passo in avanti verso un dialogo interculturale tra giovani talenti emergenti In questo contesto, la creazione di reti di artisti per lo scambio di idee e per la realizzazione di iniziative comuni è dunque fondamentale.
Questo scambio continuo tra gli artisti insieme all’opportunità di creare reti artistiche è alla base di quello che viene definito il nuovo spazio europeo della mobilità artistica.
L’Italia per la sua collocazione geografica, può e deve aprirsi anche ai Paesi del bacino del Mediterraneo dal Maghreb al Medio Oriente.Per questo la nostra associazione ritiene le Residenze d’Artista un progetto il cui obiettivo è quello di attuare buone prassi che favoriscano il contatto tra le parti interessate dei settori pubblico, privato e sociale. L'occasione di mettere in atto le nostre prime residenze si è presentata in occasione della quattordicesima edizione del festival di Quartieri dell’Arte. ProgettArte3D si è mossa proprio in questa direzione con l’auspicio che il progetto diventi un cavallo di battaglia per la città di Viterbo e la sua cultura e come le relazioni artistiche di carattere internazionale possano portare sul territorio ricadute non solo culturali, ma anche di attrazione turistica da parte di un più ampio bacino.
La prima residenza si è svolta dal 5 al 15 luglio2010. Dieci giorni durante i quali Gian Maria Cervo e il drammaturgo slovacco Viliam Klimacek, direttore artistico del teatro GUnaGU di Bratislava e vincitore per ben sei volte del prestigioso premio Alfred Radok come miglior drammaturgo ceco e slovacco dell'anno, hanno lavorato fianco a fianco con l'ausilio di due docenti dell’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” che hanno curato le traduzioni e l’interpretariato italiano/slovacco al fine di favorire la buona riuscita del lavoro. Tutti sono stati ospitati da ProgettArte3D in una logica di scambi di esperienze artistiche internazionali.
Le opere prodotte durante questa residenza verranno rappresentate al teatro Olimpico di Roma e al teatro GunaGu di Bratislava rispettivamente.
Pensiamo che possa essere interessante per autori giovani ma anche per artisti di fama internazionale partecipare alla vita culturale della città essendo accolti in case nel centro storico della città e per Viterbo è un'occasione in più per instaurare e/o rafforzare un legame culturale con ospiti stranieri. Un ulteriore passo in avanti verso un dialogo interculturale tra giovani talenti emergenti In questo contesto, la creazione di reti di artisti per lo scambio di idee e per la realizzazione di iniziative comuni è dunque fondamentale.
Questo scambio continuo tra gli artisti insieme all’opportunità di creare reti artistiche è alla base di quello che viene definito il nuovo spazio europeo della mobilità artistica.
L’Italia per la sua collocazione geografica, può e deve aprirsi anche ai Paesi del bacino del Mediterraneo dal Maghreb al Medio Oriente.Per questo la nostra associazione ritiene le Residenze d’Artista un progetto il cui obiettivo è quello di attuare buone prassi che favoriscano il contatto tra le parti interessate dei settori pubblico, privato e sociale. L'occasione di mettere in atto le nostre prime residenze si è presentata in occasione della quattordicesima edizione del festival di Quartieri dell’Arte. ProgettArte3D si è mossa proprio in questa direzione con l’auspicio che il progetto diventi un cavallo di battaglia per la città di Viterbo e la sua cultura e come le relazioni artistiche di carattere internazionale possano portare sul territorio ricadute non solo culturali, ma anche di attrazione turistica da parte di un più ampio bacino.
La prima residenza si è svolta dal 5 al 15 luglio2010. Dieci giorni durante i quali Gian Maria Cervo e il drammaturgo slovacco Viliam Klimacek, direttore artistico del teatro GUnaGU di Bratislava e vincitore per ben sei volte del prestigioso premio Alfred Radok come miglior drammaturgo ceco e slovacco dell'anno, hanno lavorato fianco a fianco con l'ausilio di due docenti dell’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” che hanno curato le traduzioni e l’interpretariato italiano/slovacco al fine di favorire la buona riuscita del lavoro. Tutti sono stati ospitati da ProgettArte3D in una logica di scambi di esperienze artistiche internazionali.
Le opere prodotte durante questa residenza verranno rappresentate al teatro Olimpico di Roma e al teatro GunaGu di Bratislava rispettivamente.
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La seconda residenza, partita il 30 Luglio e terminata il 7 Agosto 2010, si è conclusa con l’anteprima assoluta, presso lo spazio ProgettArte3D, dello spettacolo dal titolo Se noi ci perdiamo l’un l’altro domani per la regia di Jochen Strauch regista tedescovincitore del Premio Deutschlandradio Kultur e del Premio Riccione Marisa Fabbri 2009 ed attualmente responsabile della comunicazione per il Thalia Theater di Amburgo. Altri ospiti del progetto sono stati: il drammaturgo Davide Carnevali critico e vincitore, tra gli altri, del Premio Deutschlandradio Kultur ai Theatertreffen di Berlino; Beatrice Magalotti danzatrice e coreografa, che già nel 2006 aveva ottenuto una residenza coreografica presso il P.A.R.T.S di Bruxelles e che da due anni collabora con Teatri di Vetro; l’attore teatrale Salvatore Langella e la dance dramaturgie Anna Lea Antolini, consulente per la danza di QdA e del Festival Teatri di Vetro. Jochen Strauch con la coreografia di Beatrice Magalotti e dance dramaturgie Anna Lea Antolini
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La terza residenza partita il 30 Agosto e conclusasi il 7 Settembre 2010, ha prodotto lo spettacolo teatrale Dovresti tornare più spesso, dittico sulla memoria/prima partedi Philippe Minayana da oltre trent’anni protagonista della scena teatrale francese.